Salgari Emilio: Sandokan alla riscossa
Prezzo di listino €14,00
Sandokan alla riscossa
Emilio Salgari
Pagine: 210
EAN: 9788842536864
Collana: Corticelli Salgariana
Questo romanzo, pubblicato nel 1907, l’anno in cui vide la luce anche Alla conquista di un impero, ne costituisce in un certo senso la continuazione. Mentre nel precedente romanzo è Sandokan che offre tutto il suo aiuto all’amico Yanez perché possa conquistare alla sua dolce Surama la corona dell’Assam, qui è Yanez che ripaga Sandokan del favore e lo aiuta a riconquistare il regno che fu già dei suoi avi, lottando disperatamente contro il rajah usurpatore. Il romanzo è ambientato nella infida foresta del Borneo, stupendo scenario per una vicenda che si regge sulla pura avventura. Il libro è dunque il resoconto avvincente dell’inesorabile avanzata di Sandokan e dei suoi prodi attraverso la foresta del Borneo, fino alle sponde del misterioso lago, dove s’annida l’usurpatore. Fra le opere salgariane del Ciclo dei Pirati della Malesia questa è una delle migliori, e per intreccio avventuroso, e per impegno narrativo e stilistico, e per felice caratterizzazione dei personaggi. Affiora qua e là nel romanzo, e lo conclude, come ideale sottofondo sentimentale, l’acuta e struggente nostalgia che s’impadronisce di Yanez e di Sandokan per l’agognata Mompracem, il «nido d’aquila» che è in pari tempo un simbolo - il simbolo della lontana, ardente giovinezza - e un richiamo, che lascia presagire nuovi ardimenti, nuove conquiste.
L'autore
Emilio Salgari nacque a Verona il 21 agosto 1862. Fu allievo dell’Istituto tecnico navale di Venezia, ma non portò a termine gli studi. Fece tuttavia alcuni viaggi di addestramento a bordo di una nave scuola e successivamente navigò sui mercantili di servizio lungo le coste dell’Adriatico e del Mediterraneo. Alcuni appunti sulle impressioni di viaggio risvegliarono in lui la vocazione dello scrittore e nel 1883 esordì sul periodico milanese «La Valigia» con un racconto intitolato I selvaggi della Papuasia. Stabilitosi nuovamente a Verona, divenne redattore del quotidiano «La Nuova Arena», sulle cui pagine apparve a puntate il primo romanzo, Tay-See, stampato poi con il titolo La Rosa del Dong-Giang. Iniziò così la sua fortunata e tormentata carriera di scrittore che annovera al suo attivo oltre ottanta opere fra romanzi, «avventure» e racconti. Nel 1892, sposatosi con Ida Peruzzi, si trasferì a Torino e di qui, per gli impegni assunti con un editore di Genova, passò in Liguria a Sampierdarena, donde fece ritorno a Torino dopo due anni. Pressato da gravosi contratti con vari editori, continuamente tormentato dai debiti, preoccupato per la salute mentale della moglie e per la situazione familiare, lo scrittore alternò periodi di lavoro febbrile a periodi di depressione e di grave esaurimento, finché sopraffatto dal male e dallo sconforto si tolse la vita il 25 aprile 1911. La sua opera tuttavia è rimasta viva a nutrire la fantasia e il sentimento di molte generazioni e ancor oggi la sua fortuna è in continua ascesa.