Ribeiro Orlando: Il Mediterraneo. Ambiente e tradizione
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ORLANDO RIBEIRO
Il Mediterraneo - Ambiente e tradizione
Il Mediterraneo è, nello stesso tempo, una zona terrestre ed un vasto dominio di civiltà.
Come unità naturale è definito essenzialmente dalla posizione, dal clima, dall’articolazione dei rilievi; come unità storica ed umana è caratterizzato dalla somiglianza dei modi di vita delle popolazioni che abitano le sue coste, dall’uno all’altro estremo; una sola volta, nella storia, un’organizzazione politica, quella dell’Impero Romano, riuscì ad unificare l’intero bacino di questo mare.
Studiare l’individualità del Mediterraneo significa osservare le strette correlazioni esistenti fra condizioni naturali e reazioni umane, tra fatti del mondo fisico ed aspetti delle civiltà, in tal modo individuando le intime relazioni che, nella concezione classica della geografia regionale, uniscono di fatto, attraverso il tempo, un lembo della superficie terrestre all’umanità che vive nel suo ambito. Significa anche interrogarsi sul destino presente e futuro di questo mare interno che, nell’età delle tecnologie più avanzate, pare avviato verso un ineluttabile declino, rispetto alle grandi potenze mondiali e ai grandi focolai dello sviluppo industriale; restano peraltro salvi i più nobili valori umani che collocano la civiltà mediterranea nella sua valore luce: essa è, prima di tutto, una grande vittoria dello spirito e un tesoro di esperienze che arricchirono, come non mai, il patrimonio dell’umanità.
ORLANDO RIBEIRO, nato a Lisbona nel 1911, già docente di geografia a Coimbra, è professore presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Lisbona e direttore del Centro di Studi Geografici presso quella stessa università. Dal 1949 al 1956 è stato vice presidente dell’Unione Geografica Internazionale. È socio onorario della Società Geografica di Roma, della Società belga di Studi Geografici e dell’Associazione dei Geografi spagnoli. Con questo volume e con altre pubblicazioni ha vinto il premio Roberto Almagià dell’Accademia dei Lincei, associazione della quale è socio straniero dal 1976.