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Marco Biasucci
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Quota 731 di Monastero
«La vita al campo scorreva apparentemente tranquilla. Il bianco lattiginoso della nebbia mattutina, gli alberi spogli e il freddo pungente rendevano il paesaggio surreale. Sembrava di galleggiare in una bolla sospesa nel vuoto dove tutto sarebbe potuto accadere da un momento all’altro.»
Il 15 ottobre 1940 Benito Mussolini e i suoi più stretti collaboratori decidono di attaccare la Grecia. Il 20 novembre il colonnello Luigi Marzio Biasucci parte per Tirana. La città è un brulicare di militari. In cielo un grande andirivieni di aerei e per strada un fermento incessante. Nella stanza d’albergo, il colonnello scrive ad Amelia, sua moglie, rimasta a Como con i figli. Poche righe per tranquillizzare la famiglia.
Da qui comincia, attraverso lo scambio epistolare quotidiano tra Amelia e Luigi, la loro storia. Un racconto in presa diretta ricco di testimonianze, che con semplicità e rigore descrivono quei terribili giorni in cui la vita e la morte sembrano sospese in un tragico gioco. La sofferenza di tanti giovani e l’assurdità della guerra emergono dal racconto e spingono l’autore ad esplorare le ragioni, anche personali, che hanno portato un’intera generazione a diventare protagonista di una delle pagine più buie della nostra storia.
Il 14 marzo 1941 il colonnello Biasucci viene ferito mortalmente alla quota 731 di Monastero, che diventerà il tragico simbolo della campagna di Grecia.
Marco Biasucci nasce a Roma. Dopo la maturità classica conseguita al liceo Virgilio, si laurea in Scienze Politiche. Giornalista pubblicista, ha scritto numerosi articoli su riviste specializzate di carattere storico, giuridico e culturale. Grande appassionato di mare e di vela, vive e lavora a Roma. È il nipote del colonnello Luigi Marzio Biasucci.
Pagine 220 (testo 204 + inserto 1/16 bianco e nero)
Euro 17,00
EAN 9788842565116
Disponibile dal 22 febbraio 2024 in libreria e store online
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