Rocco Scotellaro di Giannantonio P.

Ad un trentennio dalla morte di Rocco Scotellaro s’imponeva l’esigenza di un restauro critico ed esegetico per dirimere polemiche, fugare dubbi, chiarire un messaggio, che non sempre è stato inteso correttamente nelle sue significazioni e nelle sue prospettive. Un’opera singolare e un’esistenza sventurata sono state proiettate in sfere estranee alla loro cultura e alle loro prerogative per fini di parte o amor di tesi, anche perché s’inserivano con autorità in un’area aperta ai condizionamenti ideologici e alle esercitazioni accademiche. L’esperienza di scrittore e di politico del poeta lucano fu variamente intesa per esaltarlo o denigrarlo a seconda dei gusti e degli interessi contingenti. In verità è stato trascurato il valore umano e culturale di un contadino, che voleva riscattare il suo mondo e la sua gente senza compromessi e senza mediazioni per diffidenza atavica e per scelta individuale. Questo studio riporta la figura e l’opera dello Scotellaro alle sue origini contadine e alle sue ascendenze culturali con l’intento di ristabilire una verità compromessa da non poche interferenze, non sempre compatibili con l’arte e il sapere. La storia meridionale e le vicende della vita lucana fanno da sfondo a queste accurate ricerche, condotte esclusivamente sul versante dell’analisi letteraria e delle rispondenze sociali.

POMPEO GIANNANTONIO è ordinario di Letteratura italiana all’Università degli studi di Napoli, di cui è stato anche protettore; socio di varie accademie nazionali ed estere; direttore responsabile di ‹‹Critica Letteraria››, da lui fondata; redattore unico, fin dall’origine, di ‹‹Filologia e Letteratura›› di Salvatore Battaglia, di cui è stato allievo; dirige la ‹‹Lectura Dantis Neapolitana››; medaglia d’oro ai benemeriti della Scuola, della Cultura e delle Arti; dirige la collana saggistica ‹‹Valutazioni››.