Vio Sopranis Emilio: Armir
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ARMIR
La tragica avventura dell'Armata italiana in Russia
Emilio Vio Sopranis
Pagine: 222
Codice: 14059
EAN 9788842541868
Collana: Testimonianze fra cronaca e storia - 1939-1945: Seconda guerra mondiale
Con inserto fotografico
«Molte sono le memorie scritte, molte le immagini pazientemente raccolte dalle migliaia di soldati italiani mandati a combattere sul fronte orientale nell’inverno 1942-1943. Purtroppo tutti questi elementi non possono offrirci l’esatta e completa storia della tremenda tragedia dell’Armata italiana in Russia.»
Tra la metà del dicembre 1942 e la fine di gennaio 1943, si concluse la disfatta totale dell’8ª Armata italiana attestata sulla grande ansa del fiume Don e investita dall’offensiva sovietica lanciata per isolare le forze tedesche del maresciallo Paulus già circondate dai russi a Stalingrado. Dei 235.000 uomini che formavano gli effettivi dell’ARMIR (Armata Italiana in Russia) soltanto il 50% rientrò definitivamente in Italia dopo il mese di marzo 1943, oltre a 30.000 feriti e congelati precedentemente rimpatriati. I caduti e i dispersi ammontavano a circa 85.000 uomini dei quali, tra il 1945 e il 1954, vennero rimpatriati dalla prigionia poco più di 10.000 unità tra ufficiali, sottufficiali e soldati.
L’autore, ufficiale subalterno del 3° Reggimento Bersaglieri della 3ª Divisione Celere «Principe Amedeo duca d’Aosta», reduce dalla prigionia nel campo n. 160 di Suzdal, ricostruisce in una sintesi completa la campagna di Russia prima, durante e dopo: le operazioni militari sul fronte orientale dall’aprile 1942 al disastro finale, le vicissitudini dei dispersi e dei prigionieri nei campi di concentramento sovietici dal 22 dicembre 1942 al 7 luglio 1946, il rimpatrio e la difficile questione dei prigionieri in Unione Sovietica nel dopoguerra.
L'autore
Emilio Vio Sopranis (Genova 1920-Milano 2006), laureato in Lettere moderne e in Lingue e letterature straniere, ha partecipato alle operazioni militari sul fronte orientale dall’aprile 1942 al disastro finale. Sulla campagna di Russia e sulla sua prigionia ha scritto Il 21 marzo 1942 del sottotenente Francesco Cristiani e alcuni racconti raccolti nel volume Dasvidanja e pubblicati su «Storia Illustrata» e «Historia». Ha collaborato alla stesura del volume Fronte russo: c’ero anch’io a cura di Giulio Bedeschi edito da Mursia.
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