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Panizon F.: La bella gioventu' ( Coslovich M.)

: In listino

: Storia e Testimonianze

: Ugo Mursia Editore

Prezzo di listino €14,00 €14,00

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La bella gioventù
Memorie di un alpino della "Monterosa"

Franco Panizon

Pagine: 140
Codice: 14076
EAN 9788842542438
Collana: Testimonianze fra cronaca e storia. 1939-1945 Seconda guerra mondiale


«La mia entrata in guerra comincia un giorno dopo l''8 settembre. Sto andando al lavoro, quando il Corso del Popolo, dove abito, è scosso da un rumore mai sentito: i carri armati tedeschi risalgono il corso, dalla stazione verso il centro. Un momento che non dimenticherò mai.»

8 settembre 1943. Franco Panizon è un ragazzo come tanti che la Storia mette davanti a una scelta. Lui sceglierà di arruolarsi tra gli alpini della «Monterosa», la divisione istituita nel 1944: ventimila uomini schierati con la RSI. Così un giovane triestino, nella cui mente si trovano a confliggere, confusamente, i ricordi familiari dolorosi della Prima guerra mondiale, l'impronta della formazione fascista, gli ideali di Patria e fedeltà, l'incapacità a staccarsene malgrado la vergogna repressa per le leggi razziali, per l'entrata in guerra, per la sua ribalda conduzione fino alla resa, e il bisogno, comunque, di un impegno personale, finisce per diventare un «ragazzo di Salò».

Sessant'anni dopo ripercorre quell''annata: l''addestramento in Germania, la fratellanza coi compagni, il servizio sulle montagne della Liguria, i morti, i dubbi e perfino un senso di libertà, quasi di vacanza. E poi la resa, l''incontro con un'«Italia buona» e il ritorno a casa.
Una testimonianza intima, senza retorica, che mette in luce le emozioni e l''impulsività giovanile che hanno portato molti «dalla parte sbagliata».


L'autore
Franco Panizon, nato nel 1925 a Trieste, si è laureato in Medicina, è diventato pediatra, poi docente e poi Direttore di Clinica. Dopo il pensionamento si è dedicato alla pediatria nei Paesi poveri, in Africa (con la Chiesa) e in Afghanistan (con Emergency). Da sempre impegnato in politica, ha fondato, con un gruppo di amici, la rivista Lettere Triestine"."

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