Marcellini M.: Un odio inestinguibile
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Un odio inestinguibile
Primavera 1944: partigiani e fascisti tra Umbria e Lazio
Marcello Marcellini
Pagine: 220
Codice: 14204
EAN 9788842545927
Collana: Testimonianze fra cronaca e storia - 1939-1945: Seconda guerra mondiale
«Anche l'esecuzione con un colpo alla nuca di un vecchio mendicante semideficiente fu considerata dai giudici un'azione di guerra.»
Tra la fine di marzo e i primi di aprile del 1944 alcuni battaglioni della Wehrmacht e delle SS Polizei effettuarono una feroce rappresaglia contro la brigata partigiana "Gramsci" che controllava una vasta zona dell'Appennino compresa tra le province di Terni e di Rieti. Dopo una decina di giorni squadre superstiti di partigiani soppressero fascisti o presunte spie. Quale fu la vera ragione di queste uccisioni? E perché la morte di un povero vecchio, ammazzato dai tedeschi durante un pattugliamento, fu fatta passare per la barbara esecuzione di un partigiano per mano di "criminali fascisti"? Quale fu il criterio di giudizio adottato dai magistrati che nel dopoguerra indagarono sugli omicidi?
I partigiani preferirono non parlare nelle loro memorie di queste uccisioni addebitabili, secondo alcuni storici, agli slavi della brigata in quanto "capaci di uccidere in ogni occasione a sangue freddo". Ma dalle carte esaminate dall'autore è emersa una realtà diversa.
L'autore
Marcello Marcellini è nato a Terni dove ha esercitato per oltre quarant'anni la professione di avvocato. È socio del Centro studi storici di Terni e collabora a "Memoria Storica", la rivista scientifica dell'associazione. Ha pubblicato opere di narrativa, tra cui Ritorno a Dubrovnik, I motociclisti tedeschi, Selva dei Pini. Per Mursia ha scritto I giustizieri (2009).
Rassegna stampa
29.02.2012 Rivista Italiana Difesa
10.03.2011 Secolo d'Italia
09.03.2011 Secolo d'Italia
19.02.2011 Giornale di Brescia