Slataper S.: Il mio Carso
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Il mio Carso
Scipio Slataper
Prefazione di Diego Zandel
Pagine: 132
Codice: 14247
EAN: 978-88-425-4734-1
Collana: Storia, Biografie, Diari-Carteggi e diari
«Ho ritrovato il mio Carso in un periodo della mia vita in cui avevo bisogno d’andar lontano. Camminavo spesso, lento, alle rive per veder la gente che partiva.»
Il Carso, regione aspra e composita, abitata da popoli e lingue diversi, in cui gli elementi selvaggi della natura e barbari della gente si contrappongono alle convenzioni borghesi cittadine, offre rifugio all’Autore in un momento di profonda crisi personale. Nasce così un’«autobiografia lirica», come amava definirla Slataper, che seguendo il flusso dei ricordi racconta particolari della sua infanzia e della sua adolescenza, gli amori, Trieste e l’irredentismo, i suoi tormenti di giovane di una terra di confine alla ricerca di una propria identità linguistica, culturale e morale. La sua scelta di essere italiano lo porterà, pochi anni dopo, a morire per l’Italia, come tanti giovani intellettuali della sua generazione, caduti nella Grande Guerra.
Pubblicato per la prima volta a Firenze, nel 1912, nella Libreria della «Voce», Il mio Carso è il primo capolavoro della letteratura triestina del Novecento e l’opera più importante di Scipio Slataper.
L'autore
Scipio Slataper nasce a Trieste nel 1888 da padre di origine slava e madre italiana. Trasferitosi a Firenze, dove consegue la Laurea in Lettere, inizia a scrivere per la rivista «La Voce». Arruolatosi come volontario allo scoppio della Prima guerra mondiale, muore prematuramente nella battaglia del Podgora, il 3 dicembre 1915.
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