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Lautreamont I.D. (Jacomuzzi U.)
Opere complete
Apocalisse nera, lacerante urlo di bestemmia, libro delle infinite metamorfosi, dell'incubo, dell'odio e della follia., i Canti di Maldoror continuano ad occupare uno spazio centrale eppure ambiguo nella storia della letteratura occidentale. Proporne la lettura è allora un invito ad avventurarsi in tale ambiguità, a interrogare un testo che contiene già in se il proprio commento e che si apre alle illuminazioni di un'intelligenza spesso nevrotica nella sua invincibile lucidità, nella sua esasperata e calcolante amministrazione. Affascinante macchina letteraria, i Canti svelano infine, a chi accetta il pericoloso invito di Lautreamont, la loro esemplarità riproposta farsesca dei miti e dei luoghi comuni della letteratura e della retorica romantica, biblioteca straripante di tutti i più vecchi e logori trucchi del romanzo nero che trovano qui, insieme alla loro più grandiosa espressione, una definitiva cancellazione. Opera che nasce e si riproduce in modo abnorme totalmente all'interno dell'universo letterario, frutto di una fantasia stordita di libri, i Canti, e con essi le Poesie, portano inscritto il tentativo di una rifondazione della scrittura nella quale il senso è un calcolo, la lingua un'ordinata architettura, il testo una logica capace di soddisfare insieme la ragione e l'esigenza di bellezza.
ULISSE JACOMUZZI, laureatosi con una tesi su Verità e retorica in Lautreamont, lavora nell'editoria e svolge attività di ricerca presso l'Istituto di francese dell'Università di Torino.
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