Alberini M.: L'incursione
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«Non mi ero mai avvicinata tanto al Male. Quando si è molto lontani da esso, non si riesce a concepire l’aberrazione umana a simili livelli.» L’Italia soffoca tra le maglie di una rete criminale che ha tentacoli in ogni meandro della vita economica e politica del Paese. Una serie di misteriosi omicidi, che culminano nell’attacco, da un satellite armato di sconosciuta provenienza, a una villa romana dove sono riuniti i vertici della burocrazia e della politica italiana, sta terrorizzando la classe dirigente nazionale. Chi ha dichiarato guerra alle nostre istituzioni? E perché? Elis Ricci non è più la ragazzina che si era sposata giovanissima e si era trasferita da Milano nella Venezia Giulia: dopo la separazione da Franz è divenuta una giornalista di lungo corso, esperta di politica internazionale, ed è ritornata nella sua città natale. Suo malgrado si trova immischiata nell’inchiesta e, dopo una serie di colpi di scena che coinvolgono i Servizi Segreti di mezza Europa, giovani ricercatori, cronisti d’assalto, giuristi corrotti, raffinati tycoon e affascinanti spie, riuscirà a far luce sulla brutta vicenda. E sullo sfondo, il mistero dei lingotti d’oro sottratti dall’Italia alla Libia durante la guerra del 1911. Un thriller ambientato nella politica internazionale, dove denaro, sangue e segreti scorrono con la stessa intensità.
Mariella Alberini, nata ad Alessandria, giornalista esperta di politica estera, è stata insignita della laurea honoris causa dall’Università di Tbilisi (Georgia). Ha creato tre bimestrali culturali, «La voce dell’esperienza», «Universalia», «Pensiero filologico», e ha collaborato con varie testate: «Il Tempo», «Il Giorno», «La Notte», «Il Sole 24 Ore», «Il Borghese», «Panorama», «Oggi», «Capital» e «Vogue». Su «Libero» e «Il Giornale» ha curato per molti anni la rubrica politica settimanale di posta Visto da lei, che continua su Economiaitaliana.it. Autrice di numerosi thriller, ha viaggiato in tre quarti del mondo. Con Mursia ha pubblicato Fuoco russo segreto (2002), Oblio Numero 5 (2003), Otto simboli mongoli (2004), con Carlo Brera La signora delle lucciole (2003), e infine La ragazzina (2014).