Vicentini C.: Noi soli vivi. Quando settantamila italiani passarono il Don
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Noi soli vivi
Quando settantamila italiani passarono il Don
Carlo Vicentini
Pagine: 332
Codice: 13165
EAN 9788842533757
Collana: Testimonianze fra cronaca e storia - 1939-1945: Seconda guerra mondiale
«Una narrazione straordinaria, tale da essere inserita nella rosa più ristretta delle migliori opere sulla partecipazione italiana al fronte russo.»
Egisto Corradi
L'odissea dei prigionieri italiani in mano russa è già stata raccontata in libri ormai diventati classici. Carlo Vicentini, allora sottotenente di complemento del battaglione alpini sciatori "Monte Cervino", arricchisce questo filone con un'interessante testimonianza. Le cose agghiaccianti successe nei primi mesi - quelli che costarono la vita a quasi tutti i prigionieri - sono rievocati senza veli e accanto alla ferocia dei giovani soldati russi e alle tragiche conseguenze dell'assoluta indifferenza delle autorità sovietiche, non sono taciute le infamie e la viltà di chi era stato ridotto a livello subumano.
Se queste pagine sono sconvolgenti, la narrazione successiva non è meno avvincente. Il lento recupero dopo le epidemie, l'adattamento alla grama vita dei campi di concentramento con la snervante altalena delle condizioni di vita, le numerose esperienze nelle brigate di lavoro, l'assillante pressione morale e psicologica per far proseliti al comunismo, il lungo tortuoso rimpatrio, sono descritti con mano felice, non priva di spirito.
L'autore
Carlo Vicentini è nato a Bolzano nel 1917 da genitori trentini. Chiamato alle armi nel 1941, appena conseguita la nomina di sottotenente di complemento, viene destinato al fronte russo, con il battaglione alpini sciatori "Monte Cervino" e si guadagna due medaglie di bronzo al Valor Militare. Fatto prigioniero durante la ritirata, è tornato in Italia nel 1946.
Rassegna stampa
28.02.2012 L'Ancora
25.02.2012 Corriere dell'Alto Adige
22.02.2012 Vivi Bolzano
09.05.2011 La Stampa (Torino)
09.05.2011 Trentino